Medico volontario Hossam Abu Safia
Ha lavorato instancabilmente sin dall’inizio dell’invasione di Israele a Gaza, all’indomani del 7 ottobre 2023. Ha operato nell’ospedale di Kamal Udwan, uno dei tanti ospedali di Gaza che sono stati via via rasi al suolo dalle IOF le forze armate di occupazione israeliane.
Ha perduto il figlio, ucciso dagli israeliani.
Subito dopo il funerale è tornato al suo lavoro, fino al giorno dell’assedio e il massacro di tutti i membri dell’ospedale, lui compreso.
Il mondo occidentale ha seguito in diretta i messaggi video e poi le richieste audio di aiuto che il dottore mandava dall’ultimo piano dell’ospedale. Le Nazioni Unite non sono intervenute a salvarlo, nonostante la Convenzione di Ginevra proibisca a qualsiasi esercito di attaccare direttamente un ospedale.
Titolo originale prodotto e trasmesso da TRT World: “Palestine Talks | In conversation with Mark Perlmutter, volunteer doctor in Gaza”
Protagonista: il medico volontario Mark Perlmutter
Per chi capisce l’inglese senza sottotitoli, questa raccapricciante testimonianza illustra la realtà del genocidio vissuta con gli occhi di un medico.
Il medico Dr Mads Gilbert MD, che da decenni va a Gaza come volontario, ha visto nel 2023-2024 radere al suolo tutti i 37 ospedali di Gaza, famosi per la professionalità del personale medico. E’ rimasto per un anno intero nel periodo del genocidio a Gaza, ha testimoniato i crimini di guerra degli israeliani, chiede da tempo di far condannare USA e Israele per crimini contro l’umanità.
La testimonianza di Dr Mads Gilbert in un articolo apparso in rete:
Piccole manine che spuntano da sotto case demolite. Volti ricoperti di polvere grigia. Corpi dei bambini fatti a pezzi da schegge. Padri che portano in braccio i corpi senza vita dei loro figli. Madri che crollano nel dolore per la loro famiglia uccisa. Figlie che hanno perso tutti quelli che avevano vicino, figli che portano i resti dei fratelli in uno zaino. Bambini che tremano nei letti d’ospedale e chiedono: “Dottore, è vero?” È un sogno? » Tutto questo continua ad accadere e ci rifiutiamo di abituarci. Fermate Israele ora!
Massacro della scuola di Rufaydah, Deir al-Balah, Striscia di Gaza.
Una bambina che ricorda mia figlia ha ustioni su tutto il corpo. Il video non mi fa dormire la notte.
Contatto il giornalista che ha mandato le immagini, Nahid Hajjaj, ناهض حجاج, chiedendo come posso fare a far arrivare una donazione alla bambina, e chiedo il nome della bambina o un contatto della famiglia.
Passa qualche giorno quando d’un tratto vedo un nuovo video della bambina, Lian Hamadin.
Leyan è all’ospedale di Al-Aqsa sotto convalescenza.
Tiro un sospiro di sollievo e chiedo ancora come fare a contattarla, scrivo che vorrei avere un numero di telefono a cui mandare delle foto vorrei dedicarle un acquerello.
Poi arrivano quelle immagini. fuoco e corpi che bruciano.
Massacro dell’ospedale di Al-Aqsa.
Israele con un attacco innesca un incendio all’ospedale da campo, facendo bruciare vivi i pazienti. L’ospedale è distrutto. nessun superstite. Layan era lì quando è successo? Non ho risposta dal giornalista. Il suo numero di telefono (+972*******) è controllato da Israele. Non ho più notizie di Layan dal 16 ottobre 2024.